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Gli Uruk-hai, guidati dalla Mano Nera di Sauron, sferrano un attacco al Nero Cancello e sterminano Talion e la sua famiglia. Con sua sorpresa, Talion non muore, ma si fonde con lo spirito di Celebrimbor, l’elfo che molti anni prima forgiò l’Anello del Potere. Entrambi in cerca di vendetta, decidono di ostacolare i piani di Sauron da Mordor stessa, smantellando la società degli Uruk-hai che ne costituisce l’esercito.
Trama a parte, che tutt’al più fa da pretesto per ambientazioni e personaggi, Shadow of Mordor è un free-roaming game à la Assassin’s Creed in cui il giocatore dovrà guidare Talion attraverso Mordor. Oltre all’aspetto free-roaming, Shadow of Mordor aggiunge molti elementi di gioco di ruolo. Compiendo missioni e guadagnando esperienza, Talion potrà aumentare le proprie abilità da Ranger (spada e pugnale), i poteri di Celebrimbor (arco e magie) o il danno di armi e mosse a sua disposizione.
Vagando per le lande di Mordor, Talion avrà la possibilità di imparare come funziona la socialità degli Uruk-hai, cercando di minarne le fondamenta e privare Sauron di una delle più importanti risorse a sua disposizione. Il gioco mette a disposizione un buon numero di missioni primarie, accompagnate da quest secondarie, sfide e collezionabili che, come spesso succede nel genere, servono per “allungare il brodo”. Per fortuna solo alcune missioni tendono a richiedere una certa linea di condotta. Per il resto starà al giocatore scegliere se affrontare gli Uruk-hai silenziosamente, uccidendoli nell’ombra, avvelenandoli, decimandoli con arco e frecce, affrontandoli direttamente con la spada, magari in groppa ad un Caragor (sorta di grossi warg) o costringendoli a combattere l’uno contro l’altro usando la magia.
Uno degli aspetti interessanti di Shadow of Mordor è proprio la libertà con cui il giocatore può affrontare il mondo di Mordor e le missioni ivi ambientate. Quando il giocatore avrà a che fare con membri altolocati della società Uruk, come capitani e comandanti, la sfida si farà più ardua a causa dell’obiettivo più coriaceo, al cui fianco accorreranno orde di ubbidienti orchi. Il vostro compito sarà proprio tenere traccia dei punti di forza e debolezza dei capitani e usarli a vostro vantaggio per decimare la gerarchia dell’esercito di Sauron per arrivare a vendicare voi e i vostri cari. In più, come spesso accade nei giochi di ruolo, uccidendo personaggi altolocati, Talion potrà acquisire nuovi componenti da aggiungere alle proprie armi per aumentarne il potere distruttivo.
I programmatori di Monolith hanno riposto grande impegno nella creazione di un ambiente il più organico possibile. Se spaventati da un’uccisione particolarmente efferata, gli Uruk-hai intorno a Talion tenderanno a battersela a gambe levate mentre vi attaccheranno più ferocemente se si sentiranno in superiorità numerica. Oltre ai normali Uruk, capiterà che, se ad esempio incontrerete nuovamente un capitano che vi ha ucciso, questo vi saluti chiedendovi come mai non siete rimasti morti. Allo stesso modo, potrebbe capitarvi di lasciar sfuggire un comandante che, al secondo incontro, non mancherà di rinfacciarvi il precedente fallimento.
Meccaniche ben studiate e dovizia di particolari vanno a braccetto con un comparto grafico molto buono e ben scalabile che soddisferà i palati più fini anche di chi fan della saga di Tolkien non lo è.
Ah e c’è pure Gollum, che volete di più?!