Ponte sullo stretto. Ci risiamo?
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Ponte sullo stretto. Ci risiamo?

Come i pantaloni ad elefante e le All Star, il ponte sullo stretto torna ciclicamente di moda.

Come sempre ci sono i favorevoli e i contrari, questa volta la disputa è all’interno della stessa maggioranza.

Ad aprire le danze c’ha pensato il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro che, suggerendo una riformulazione di una mozione targata Ap-Ncd sulla Salerno-Reggio Calabria, ha detto che il Governo è disposto a valutare “l’opportunita’ di una riconsiderazione del progetto del Ponte sullo Stretto come infrastruttura ferroviaria, previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, quale possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del Mezzogiorno”. La mozione è stata poi approvata con 289 voti favorevoli e 98 contrari, 21 astenuti , con la netta opposizione di Sel e del M5S.

Tuttavia il governo sembra avere tutt’altre priorità, lo stesso Delrio ha affermato che Dossier sullo stretto di Messina non è sul tavolo, precisando che_ “non si tratta di una riapertura dei giochi, il sottosegretario ha semplicemente accolto l’invito fatto al governo di valutare, se lo vorremo, l’opportunità di riguardare i costi e benefici di quel progetto_”.

Accontentino dato alla campagna elettorale di Alfano o cambio di idea del Governo?

L’importante che non partano le consulenze agli “amici” che finora sono costate più di 200 milioni di euro agli italiani senza che sia stata messa una pietra.