Avete trovato delle vecchie lire? Forse non tutto è perduto.
Il 5 novembre scorso la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma contenuta nel decreto Salva Italia del governo Monti che chiudeva la finestra della convertibilità, dal 7 dicembre 2011 in poi.
La legge 289 del 2002 prevedeva invece all’art. 87 che la conversione delle lire aventi corso legale potessero avvenire a richiesta degli interessati fino al 28 febbraio 2012, proprio questo prepensionamento anticipato di tre mesi è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale.
Ad oggi Bankitalia ha avviato con il ministero dell’Economia “gli approfondimenti necessari” e “le richieste di conversione - si legge nel comunicato - saranno esaminate non appena esauriti questi approfondimenti”. Tanto che, chi si presentasse oggi agli sportelli per cambiare il proprio gruzzolo, verrebbe rispedito a casa.
Intanto l’Aduc consiglia a chi fosse interessato di mettersi al sicuro: «Presentare per iscritto domanda di cambio delle lire entro il 28 gennaio 2016». I tre mesi che, secondo l’Aduc, la sentenza della Consulta ha ripristinato.
Si stima che le lire in circolazione ammontino a circa 1,4 miliardi di euro, una cifra enorme che fece gola a Monti che decise di versarle in anticipo nelle casse dello Stato di un’ Italia sull’orlo del fallimento.
State però attenti che non sempre la conversione conviene, esistono banconote il cui valore supera la conversione in euro, perciò, prima di tutto cercate anche solo su internet il valore numismatico delle lire che possedete, magari avete un tesoro senza saperlo.