Male al collo dopo ore passate davanti a tablet e smartphone? E’ il momento giusto per imparare un modo più sano di utilizzare i nostri dispositivi.
A testa bassa
Sono tanti, col capo chino e le mani giunte davanti al petto. Che siano fedeli in preghiera? O magari sono karatechi alle prese con lo stile della mantide. No, sono i giovani (e meno giovani) costantemente attaccati ai propri cellulari. Tutti impegnati ad aggiornare il proprio stato Facebook, a messaggiare su Whatsapp, e twittare su — nomen omen — Twitter.
A fare le spese di cotanta tracotanza di interazioni sociali è il nostro collo, che è stato pensato da madre natura per sorreggere un capo dritto e non una patata da 4-5kg a penzoloni. Tenendo la testa in una posizione così bassa e protratta in avanti, essa esercita sul collo un peso molto superiore (effetto leva) e il peso, a sua volta, porta a problemi come scoliosi, alla formazione del tipico “tech neck” (il doppio mento da posizione reclinata in avanti) e la “gobba” che oltre all’evidente inestetismo è causa di grossi problemi cervicali.
Se in più ci mettete che recenti studi hanno dimostrato che, oltre ai problemi cervicali, posizioni scorrette di utilizzo di smartphone e tablet portano a un innalzamento dei livelli di stress (cortisolo nel sangue), vale la pena imparare come usare i nostri dispositivi in maniera più salutare.
La soluzione
Se la soluzione “intelligente”, cioè limitare l’interazione coi propri dispositivi allo stretto necessario, non è attuabile, Kate Galliett, preparatrice atletica, ha pubblicato un post in cui suggerisce una postura migliore per schiena e collo per utilizzare il propri dispositivi.
Il trucco sta nell’abbandonare la posizione da “penitente” a mani giunte davanti al petto e capo chino e adottare la tipica postura assunta per fare le foto: con le braccia protratte in avanti e gli avambracci piegati a circa 90° ai gomiti.
In questo modo la spina dorsale mantiene la sua normale curvatura e la testa non penzola in avanti. Altro importante punto per assumere una migliore postura è perdere l’abitudine di “scorre” lo schermo con la testa sforzando il collo e di usare gli occhi, che hanno tutta la mobilità di cui abbiamo bisogno — di cui spesso ci dimentichiamo per pigrizia.
Messaggiate — poco — a testa alta!