Legends of Tomorrow
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Legends of Tomorrow

L’universo DC del piccolo schermo si allarga con un’altra serie TV e, se avrà successo, sarà ricordata come la Leggenda del Domani.

Legends of Tomorrow

Che apertura eh? A dire il vero il contenuto non si discosta troppo dalla vera introduzione ripetuta ad ogni puntata.

Che è questo “Legends of Tomorrow”? Un crossover e spin-off delle recenti serie TV su Flash e Arrow.

Ok, riprendiamo l’introduzione (seria) che spiega l’arzigogolo per il quale si pigliano un po’ di personaggi secondari di Arrow, li si mette insieme a quelli di Flash e se ne fa una serie gggiovane a tema Dr. Who.

Anno 2166. Vandal Savage (presentato in una puntata crossover di Arrow e Flash) ha conquistato l’intero pianeta. Nel tentativo di salvare l’umanità (e anche qualcosa in più) il Capitano Rip Hunter torna all’anno 2016 per assemblare un gruppo di supereroi e supercriminali e fermare l’ascesa di Savage al potere.

I riferimenti al Dottore della BBC sono più che espliciti, tanto che il caro Capitano (dallo spiccato accento inglese) dichiara di lavorare per questo fantomatico gruppo posto alla salvaguardia del corso temporale che si fa chiamare i “Time Masters” — che è anche il nome della razza aliena a cui appartiene il Dr. Who.

Si diceva sopra, nel pilot della serie il Capitano Rip assembla un eterogeneo gruppo di eroi presi dalla Star City di Arrow e dalla Central City di Flash. In carrellata veloce abbiamo:

  • The Atom, il genietto bello-ma-pasticcione visto su Arrow, che si è costruito un’armatura che lo protegge, lo potenzia e gli permette di volare (chi ha detto Iron-Man?) e anche di diventare piccino-picciò (il nome Ant-Man era già preso);

  • White Canary, ex super-assassina, presentata, morta e risorta in Arrow. Bella senz’anima (letteralmente), da Black Canary diventa ora White Canary e si unisce alla “cumpa” per trovare sé stessa (e la suddetta anima);

  • Firestorm, un eroe per due personaggi. Firestorm nasce (in e) insieme a Flash, dalla “fusione” di due persone: un attempato professore di fisica (Dr. Stain) ed un giovane virgulto (Ronnie). In Flash, Ronnie ci lascia le penne e per scongiurare la dipartita di Stain, gli si trova un’altra “metà” nel giovane Jax. Ovviamente trovare un equilibrio tra Stain e Jax è difficile e il loro rapporto “crescerà” ad ogni puntata. Intanto, e come dice il nome, quando i due si fondono e diventano Firestorm hanno il potere di lanciare fiamme e volare. Mica cotiche;

  • Hawkgirl e Hawkman, altra coppia. Senza lasciarsi trarre in inganno dal loro aspetto giovanile, sono l’ennesima reincarnazione di due amanti dell’antico Egitto con un millenario conto in sospeso col cattivone della serie. Apparsi nello stesso episodio crossover di Savage, i due si possono trasformare in demoni alati dalla super-forza;

  • Captain Cold e Heat Wave, colpo di scena, dopo tutti questi “eroi”, una coppia di “cattivi” in cerca di fortuna (o gloria?) che hanno affrontato più di una volta il corridore scarlatto: Captain Cold e Heat Wave devono i propri soprannomi alle armi, congelante e lanciafiamme, di cui sono dotati.

La serie è attualmente a metà dei 16 episodi previsti dalla CW e per ora ogni puntata ha visto un’avventura diversa legata ad un diverso salto temporale (indietro o avanti che si voglia). La serie non ha fatto strage di fan (come invece fece a suo tempo Flash), ma c’era da aspettarselo, considerando gli eroi di “serie B” che compongono il team. Come capita nelle prime puntate delle serie TV, anche Legends of Tomorrow sta ancora cercando il proprio ritmo ed alterna episodi con idee interessanti (alcune volte perfino audaci) a puntate da telenovelas (“lui-lei sguardo-sguardo-ammiccatina”).

Ad ogni modo, il tema viaggi temporali + famiglia disfunzionale di super-emarginati sembra essere riuscito a trovare una propria nicchia di fan, il che fa ben sperare in un rinnovo per una seconda stagione.