Life is Strange
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Life is Strange

Se sei un teenager, la vita è strana. Quando riesci a fare salti temporali poi, non ne parliamo…

Episodic Videogames

Nell’epoca d’oro delle serie TV anche gli altri media si adattano alla serialità del mezzo televisivo. Lo si vede al cinema coi Marvel (e prossimamente DC) o la serie Bourne. Anche i videogiochi non sono da meno, confermando a più riprese la formula vincente del videogioco ad episodi. Il comune denominatore di ogni episodio di questi videogiochi “seriali”, cioè pubblicati a cadenze bi- o trimestrali, è di progredire la trama della serie, raccontano storie coinvolgenti che spingono i giocatori a comprare i prossimi episodi (solitamente per pochi euro e direttamente dal gioco).

Giusto per dare un’idea, la Telltale Games, una delle principali software house del settore, è famosa per le proprie avventure grafiche ad episodi su film e serie TV come Ritorno al Futuro e Game of Thrones ma anche franchise di videogiochi storici come Monkey Island e Sam & Max.

Life is Strange

Dalla sezioncina introduttiva sopra, avrete già capito che Life is Strange è un videogioco ad episodi. Uscito tra il Gennaio e l’Ottobre 2015, il videogame racconta, in 8 episodi, la storia di Max, una teenager che studia in una tipica high-school americana e sogna di diventare una grande fotografa. Come per altri titoli ad episodi, ogni scelta fatta dal giocatore influenza il proseguimento della trama. La storia si svolge per la maggior parte nella piccola città costiera di Arcadia Bay. Tutto normale fin qua, salvo che la prima conoscenza che si fa con Max è al manifestarsi dei propri poteri: la ragazza può viaggiare avanti e indietro nel tempo, cambiando l’esito degli eventi che la circondano. La formula dei poteri e delle responsabilità di Peter Parker si applica anche a Max che, insieme alla amica Chloe, decide di usare le proprie abilità per scovare il marcio dietro alle misteriose sparizioni delle proprie coetanee nella cittadina.

Fosse una serie TV, nulla di nuovo sotto il sole (qualcuno ha detto Donny Darko o Buffy?). Al contrario, il mezzo del videogioco immerge completamente il giocatore nella situazioni e nella mentalità degli adolescenti coinvolti, mescolando le inevitabili frivolezze delle prime cotte e rotture insieme a temi pungenti (perlopiù inaspettati per un supposto teen drama) come il (cyber)bullismo, la depressione, l’eutanasia, il suicidio e la morte.

Ovviamente non aspettatevi la perfezione assoluta, alcune volte capita di trovarsi in dialoghi cortocircuitati e a dover risolvere sotto-giochi tediosi che spezzano la dinamicità del racconto. Per fortuna questi aspetti negativi sono minimi, rendendo Life is Strange un’esperienza nuova e memorabile, soprattutto grazie alla connessione tra il giocatore e la trama di cui (indirettamente) ne è parte.

Ciliegina sulla torta, lo sviluppatore del gioco, Square Enix, ha recentemente rilasciato gratuitamente il primo episodio della serie (ad esempio, per PC è possibile scaricarlo direttamente da Steam o dallo store di Square Enix).

A chiusura del cerchio, pochi giorni fa Legendary Digital Studios ha stipulato un accordo con Square Enix per portare le vicende della prima stagione del videogioco di Life is Strange sul piccolo schermo.

A fan e appassionati non resta che aspettare (o viaggiare nel tempo) per l’arrivo della serie TV e della seconda stagione del videogioco.