Caro Ministro Poletti, a togliersi dai piedi dovrebbe essere lei
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

Caro Ministro Poletti, a togliersi dai piedi dovrebbe essere lei

Usare il lei è già troppo nei confronti di una persona disgustosa che dovrebbe solo vergognarsi. Di un Ministro che è corresponsabile dell’introduzione del Jobs Act, dei “buoni spesa” per lavori sottopagati chiamati voucher e di dichiarazioni fuori luogo.

Se gli italiani avessero un minimo di dignità solo una persona dovrebbero spedire a calci nel sedere fuori dall’Italia. Il Ministro del Lavoro. Che invece di coprire un incarico di così alto rango farebbe bene a fare un pò il muratore o l’operaio per capire cosa significa lavorare.

Sono tante le polemiche per l’ultima uscita del Ministro Poletti sui giovani, una categoria che in Italia i politici si divertono a schernire.

Perchè questa categoria viene sempre presa di mira? I politici hanno così paura di perdere le poltrone, unica cosa che sanno fare? D’altronde in Italia il giovane non è una risorsa come in ogni paese normale, ma uno schiavo da sfruttare.

Veniamo ora alle parole di Poletti. “Se 100mila giovani se ne sono andati non è che qui sono rimasti 60 milioni di ‘pistola’. Ci sono persone andate via e che è bene che stiano dove sono perché questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi”. Sono queste le parole riportate dagli organi di informazione.

Il problema, caro ministro, è che la maggior parte di questi 100mila giovani se ne sono andati perchè in Italia non avrebbero avuto un futuro. Perchè in Italia se sei una giovane donna e ti capita di rimanere incinta perdi il lavoro o non lo trovi. Perchè se un’azienda riduce il personale, i primi a essere licenziati sono i nuovi assunti e i più giovani. Perchè le aziende chiedano ai giovani esperienza ma non gli permettono di averla. Perchè i giovani imprenditori sono soffocati da una marea di contributi da versare sempre e comunque. Perchè ai concorsi si presentano per 10 posti 200mila persone.

Potrei andare avanti, ma bastano gli ultimi dati dell’Inps. Aumentano i voucher, sintomo di lavoro intermittente e precario e cala il numero di contratti a tempo indeterminato. Ora le aziende, dopo la possibilità di licenziare indiscriminatamente, hanno un bel serbatoio di schiavi illimitato.

La trasformazione dell’Italia in un paese del terzo mondo procede spedita e a buon ritmo, ma tanto agli italiani non frega un cazzo, basta avere l’ultimo iPhone o il prodotto di turno che la tv propina.

In fondo poi a tanti poi non va cosi male e allora perchè cambiare le cose? Agli imboscati, ai figli di, ai delinquenti. Facciamo un esempio del tutto casuale. Secondo quanto riporta l’Huffington Post il figlio di Poletti lavora in un giornale che ha ricevuto in tre anni circa 500mila euro di fondi pubblici. Ecco un giovane che di problemi di voucher non ne ha e che per fortuna è rimasto in Italia.

Purtroppo però i giovani, sa caro Ministro, saranno anche dei coglioni ma hanno una memoria lunga. Hanno già dato prova di sé buttando nel cesso la vostra riforma della costituzione e chissà che nel gabinetto non ci finisca pure il jobs act con il prossimo referendum.

I giovani, se non si da il lavoro, meritano almeno rispetto. E meritano, questo è un pensiero rivolto al capo del governo, un altro ministro, comunque qualsiasi altra persona migliore di una che li prende per il culo.