Un miserabile in meno sulla faccia della terra
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Un miserabile in meno sulla faccia della terra

Si è conclusa a Sesto San Giovanni in provincia di Milano la fuga di Anis Amri, l’essere ricercato dalla polizia di tutta Europa per l’attentato a Berlino che ha causato la morte di 12 persone e il ferimento di altre decine.

L’individuo è stato intercettato casualmente in piazza I Maggio, zona stazione. Alle tre di notte una volante del commissariato con a bordo due agenti individua un uomo che si aggira con fare sospetto, è a piedi ed è solo.

Alla richiesta del capopattuglia di far vedere i documenti, dopo aver dichiarato di essere calabrese, l’uomo, che appare nervoso e irritato, estrae una pistola calibro 22 dallo zaino e spara, poi si nasconde dietro un’auto. Gli agenti rispondono al fuoco. Nel corso della sparatoria che ne segue il terrorista rimane ucciso e termina cosi la sua miserabile vita.

L’individuo non viene subito identificato come il terrorista più ricercato d’Europa. Solo in seguito grazie alle impronte digitali e alla misura del volto arriva la conferma.

L’uomo non ha con se cellulare e documenti, solo uno spazzolino, un dentifricio e un sapone da barba. Alcuni biglietti ferroviari hanno permesso di ricostruire i suoi movimenti. Di sicuro ero arrivato in Italia dalla Francia.

L’individuo in treno aveva viaggiato da Chambery, in Savoia, fino a Torino, dove si era fermato per circa tre ore. Sempre in treno aveva raggiunto, intorno all’una di notte, la stazione Centrale di Milano. Da qui era ripartito per spostarsi a Sesto, dove intorno alle tre di notte ha incrociato gli agenti in pattuglia del commissariato di Sesto.

Molte le domande a cui dare una risposta. Qualcuno ha sostenuto il suo piano terroristico? Ha trovato riparo e protezione in giro per l’Europa? Agli investigatori il compito di capirlo.