Superenalotto, più che nuovo dovrebbe chiamarsi misero e deprimente
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Superenalotto, più che nuovo dovrebbe chiamarsi misero e deprimente

L’anno è appena cominciato, ma il “nuovo” Superenalotto non è affatto diventato più generoso. Zero vincite superiori ai 100mila euro, anzi nelle quattro estrazioni fino a qui estratte la vincita massima è stata di 63mila euro.

Una miseria considerando quanto è difficile centrare le combinazioni più difficili. Addirittura in una delle estrazioni del 2017, per un 5 (la cui probabilità di centrarlo è pari a una su 43 milioni) non si va oltre i 25mila euro.

Il 2016 d’altronde, nonostante il gioco sia “nuovo”, è stato un anno decisamente misero. Rispetto agli anni precedenti, il numero di vincite di prima fascia (per semplificare, 6 e 5+1 senza superstar) si è drasticamente ridotto. E a dirlo sono i numeri, non un pensiero astratto.

Gennaio 2017. Nessun 6 nè 5+1;

2016: un solo 6 e dieci 5+1;

2015: quattro 6 e undici 5+1;

2014: cinque 6 e tredici 5+1

Come si può vedere, negli ultimi anni il numero di 6 indovinati si è mantenuto pressoché stabile, circa tre o quattro l’anno, mentre nel 2016 ne è stato centrato appena uno. Anche il 5+1 si va riducendo rispetto a prima, quando ne veniva centrato almeno uno al mese, mentre ora bisogna aspettare più di 30 giorni.

Il 2017 non sembra smentire la tendenza. Questo nonostante le vincite istantanee e quelle con 2 numeri, che dovrebbero portare a più giocate e quindi anche a più vincite di alto livello.

Eppure questo non accade e il montepremi schizza “casualmente” di nuovo verso l’alto. I malintenzionati direbbero che questo innalzamento (montepremi alto = più giocate = più incasso per Stato e gestore) è sospetto.

Dobbiamo di nuovo arrivare a 160 milioni? Forse. Un gioco pilotato è facilmente prevedibile. Solo per fare un esempio del tutto casuale, si possono prevedere le prossime tappe del montepremi. Ai ritmi attuali, potrebbe raggiungere gli 85 milioni entro gennaio e circa i 100 milioni tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.

A proposito del 6 milionario del 2016. Il vincitore è ancora uccel di bosco. I dubbi aumentano. Se poi si considera come la criminalità organizzata negli ultimi anni abbia puntato con fare deciso il settore delle lotterie, ottima lavanderie del danaro sporco, allora è meglio non pensarci.

Stasera la prossima estrazione. Per essere corretti, nelle vetrine delle ricevitorie, bisognerebbe apportare una piccola modifica. Togliere accanto a Superenalotto” l’aggettivo “nuovo” e inserire invece quelli reali. Misero e deprimente.