Un semplice ritorno alla realtà, un po’ come quando finisci di leggere a tuo figlio “e vissero tutti felici e contenti”.
Ecco la sensazione che hanno provato tutti gli appassionati di calcio dopo aver appreso la notizia dell’esonero di Claudio Ranieri dalla guida del Leicester, con cui è riuscito a scrivere una delle imprese sportive più incredibili di tutti i tempi.
Business e riconoscenza, due parole che nell’economia e vita moderna vanno poco d’accordo.
Alcuni giornali inglesi riportano che sia stato proprio un faccia a faccia con i senatori della squadra dopo la sconfitta di Siviglia, a far capire al tecnico che il rapporto era ormai finito.
A dire il vero il gol segnato a Siviglia è stato il miglior risultato delle ultime uscite del Leicester, con le “Volpi” che vengono da cinque sconfitte consecutive in campionato, un solo punto nelle ultime sei partite di premier, più l’eliminazione in Coppa d’Inghilterra contro il modesto Millwall.
Un esonero che ci sta, come riconoscere che Vardy e Mahrez in realtà sono due mediocri giocatori e che il Leicester naviga nelle posizioni di campionato che più gli competono.
Però noi no, eterni romantici, non lo possiamo accettare e un giorno racconteremo ai nostri figli la favola di quella squadra di provincia sconosciuta ai più, guidata da un allenatore italiano, capace di vincere la Premier League.