Scoperti nuovi pianeti simili alla Terra, peccato siano a una distanza di 39 anni luce
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

Scoperti nuovi pianeti simili alla Terra, peccato siano a una distanza di 39 anni luce

Ha suscitato grande interesse l’annuncio, da parte della Nasa, della scoperta di un sistema planetario simile al sistema solare. Peccato, e sul punto si è un pò sorvolato, che il sistema si trovi a 39 anni luce, una distanza che al momento per l’essere umano è impossibile da percorrere.

La scoperta. Il sistema si compone di una nana rossa, denominata Trappist-1, attorno al quale ruotano sette pianeti. La notizia più importante è che di questi, ben tre si trovano nella cosiddetta fascia di abitabilità e potrebbero ospitare la vita.

La zona abitabile, in astronomia e astrobiologia, indica la regione intorno ad una stella ove è teoricamente possibile per un pianeta mantenere acqua liquida sulla sua superficie.

Le stime di densità hanno mostrato che i pianeti più interni del sistema dovrebbero essere rocciosi, proprio come i pianeti interni del Sistema Solare. Le orbite di questi pianeti non sono molto diverse da quelle dei satelliti medicei di Giove, e sono molto più piccole dell’orbita di Mercurio.

Nonostante siano vicini alla stella, questi pianeti non sono soggetti a temperature infernali. Trappist-1 ha infatti una massa inferiore a un decimo di quella solare, ed è quindi molto fredda e poco luminosa.

Numeri alla mano, questo significa che la temperatura su questi pianeti potrebbe potenzialmente consentire la presenza di acqua liquida, e sfruttando opportuni modelli climatici è possibile farsi un’idea più precisa di quali pianeti abbiano le condizioni ambientali più favorevoli.

La distanza. Le buone notizie si fermano però qui. Il sistema si trova a 39 anni luce della terra, a una distanza che per essere percorsa richiede fino a un milione di anni.

Il che significa una tecnologia al momento non disponibile, un viaggio che potrebbero organizzare solo le future generazioni (e chissà quali). L’unica speranza è che questi pianeti siano abitati da omini verdi e questi decidano di farci visita. Ma se si tratta di forme di vita intelligenti, forse sarebbero le prime a volerci evitare.