GP di Azerbaigian, due pesi e due misure. La F1 è ridicola
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GP di Azerbaigian, due pesi e due misure. La F1 è ridicola

Una corsa divertente come non si vedeva da tempo, ma pieni di episodi, comportamenti al limite e polemiche. A Baku si è svolto ieri pomeriggio il GP di Azerbaigian, che rimarrà alla storia per lo scontro tra Hamilton e Vettel.

L’episodio è noto, ma per chi non lo sapesse ecco un breve riepilogo. La corsa è in regime di safety car. Hamilton, al comando, guida il gruppo lamentandosi in continuazione della lentezza della macchina di sicurezza.

Poco prima che la safety car abbandoni la pista, Hamilton frena bruscamente. Vettel, alle sue spalle, lo tampona. Subito dopo il ferrarista, che ritenere adirato è dir poco, si affianca all’inglese e nell’imprecargli contro gli da una “ruotata”.

L’episodio finisce sotto investigazione e quando Vettel è al comando, ecco la decisione dei giudici. Il “povero” Hamilton è innocente e può frenare bruscamente in faccia a chiunque dove e come gli pare, mentre Vettel si becca una penalità di 10 secondi.

Precisato che la colpa è sempre di chi tampona e il ferrarista è caduto come un coglionazzo nella trappola dell’inglese, va comunque detto che la decisione dei giudici è ingiusta. O si punivano entrambi o nessuno. Tutte e due i piloti hanno tenuto un comportamento scorretto. E se non è giusto dare una ruotata, neanche lo è frenare in faccia a chi sta dietro per danneggiarlo.

Ci sarebbe pure da dire sul contatto tra Bottas e Raikkonen a inizio gara, un contatto che ha rovinato la gara del ferrarista mentre Bottas ha concluso la gara al secondo posto. Anche qui per le super e paraculate Mercedes nessuna sanzione. Se ci sarebbe stato qualcun’altro (dalla Ferrari a tutte le altre scuderie che non contano un cazzo), sicuramente sarebbe andata in modo diverso. Perciò anche qui: o non si punisce nessun contatto o tutti.

Insomma sembra che la Mercedes possa fare quello che gli pare, visto che è campione del mondo da 3 anni e guarda caso trova sempre le scappatoie al regolamento prima e meglio degli altri. Per il divo Hamilton, con i suoi occhialini da sole, le sue cuffiette e i suoi amichetti ai piani alti, i prossimi gran premi saranno una passeggiata.

Gli altri? Cazzi loro, faranno da comparse come negli ultimi anni.