La povertà a Imola.
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La povertà a Imola.

Il caro vita, ormai da mesi, stringe in una morsa l’Italia e gli italiani. Imola ebbene non è immune da tutto questo e anche nella nostra città la povertà è in aumento. Nel 2007 infatti 870 persone (dati cmq imparziali come sottolinea lo stesso Nuovo Diario Messaggero) hanno bussato alla porte della Caritas in via IX febbraio, il 7,4% in più rispetto al 2006. Interessante anche il dato che ben 327 di coloro che hanno chiesto aiuto sono giovani ed italiani, quindi non solo immigrati. Il motivo? Affitti alti, vita cara e salari bassi, nel complesso una bella ricetta per creare indigenza. Tuttavia si dice ancora che parte della povertà non è cercata bensì creata con le proprie mani (..Ma non solo per la mancanza di soldi, le persone che bussano alla Caritas spesso si sono rovinate per l’incapacità nel gestirli..). Che dire.. chi è causa del suo male pianga se stesso.

Inoltre nello stesso 2007 più persone (847 invece di 750) hanno chiesto di avere gratuitamente medicinali di prima necessità presso l’ambulatorio Caritas-Misericordia in piazza Duomo, in particolar modo anziani e intere famiglie. La povertà colpisce tutti, non solo certe classi sociali. Le cause di tutto queste sono molteplici, causano diverse forme di indigenza e lo stesso atomo aveva già in parte affrontato l’argomento (in particolare del caro vita). Imola fino ad oggi all’apparenza rappresentava una realtà positiva, dove la povertà era comunque un fenomeno limitato o di scarsa rilevanza, ma a questo punto non so se questo discorso potrà valere anche in futuro.

Speriamo solamente che sia un fenomeno temporaneo oppure strutturale, in caso contrario sarebbe un brutto segnale per l’azienda l’Italia (la povertà colpisce anche la provincia), da combattere e contrastare immediatamente, prima che sia troppo tardi, da parte di tutti (governo, regioni, comuni e cittadini).

In relazione a questo apprendo che il governo ha deciso di abbassare di 2 centesimi le imposte che gravano sul prezzo della benzina e del diesel. Un buon segnale ma forse troppo poco, dato che il petrolio non fa che crescere ogni giorno segnando nuovi massimi storici.

Preciso : la misura varrà solo fino al 30 aprile o per 3 mesi.

Preciso : la solita presa per i fondelli?

Il Gorgonauta.