Si temeva la fine del mondo, invece nulla di preoccupante o catastrofico sembra essere successo. Riparliamo dell’LHC, il macchinario additato come dispensatore di morte. I primi esperimenti si annunciano completati ed è quindi venuto il momento di fare il punto della situazione.
Il primo fascio di protoni ha effettuato il giro completo dell’acceleratore prima in un senso e poi in quello opposto per testare la macchina, ma ad una velocità piuttosto bassa e senza scontrarsi. Solo nei prossimi mesi i protoni verranno progressivamente spinti ad intensità maggiori e poi fatti collidere.
Sono 6 i progetti che ruotano attorno all’LHC, 4 gli esperimenti più importanti che verranno attuati in 4 punti sperimentali/rivelatori di particelle diversi dell’acceleratore. Stiamo parlando di ATLAS, ALICE, CMS e LHCb. Il primo andrà tra l’altro alla ricerca della materia oscura e del bosone di Higgs, denominato anche la particella di Dio, mentre il secondo cercherà di ricostruire i momenti successivi al Big Bang. Il terzo, CMS, si propone gli stessi obiettivi di Atlas, ma cercherà di raggiungerli con differenti tecnologie. Infine il quarto tenterà di scoprire l’esistenza dell’anti-materia e si concentrerà sullo studio dei mesoni B. Previsti poi 2 rivelatori minori denominati LHCf e Totem.
Nonostante gli allarmismi e addirittura un ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani per fermare l’esperimento, la vita sul nostro pianeta sembra trascorrere tranquillamente e come sempre, anche se, occorre dirlo, l’LHC non è che all’inizio del suo lungo percorso di test e simulazioni.
A questo punto un saluto alla prossima fine del mondo annunciata, ossia il 21 dicembre 2012.
Il Gorgonauta.