- Il primo essere umano mette piede su Marte. E’ cominciata l’esplorazione umana del pianeta rosso.
Impossibile? Trattasi solo di un remake della pellicola _Misson to Mars _datata 2000?
Niente di tutto questo, almeno per il presidente americano Barack Obama. Quando ormai la NASA sembrava destinata a scomparire e gli shuttle stavano terminando il loro lungo servizio di volo gli Stati Uniti rilanciano l’esplorazione dello spazio.
Prima, attorno alla metà degli anni 30, l’arrivo di una navicella nell’orbita di Marte e poi, pochi anni dopo, l’atterraggio sul suolo marziano. E non è finita qui.
Archiviata la possibilità di ritornare sulla Luna e il programma Constellation (una serie di veicoli spaziali destinati a sostituire gli Shuttle) voluto dall’amministrazione Bush, Barack Obama si pone un un obiettivo più difficile e ambizioso, portare l’uomo su Marte.
Il nuovo piano di Obama prevede nei prossimi 5 anni un investimento di 6 miliardi di dollari e la creazione di almeno 2500 nuovi posti di lavoro, in compensazione delle riduzioni di personale già avvenute o comunque preventivate.
Entro il 2015 la costruzione di un vettore in grado di andare ben oltre la Luna, entro il 2025 la prima sonda in grado di mandare un equipaggio umano nello spazio profondo. E prima di atterrare sul pianeta rosso una prova generale con un asteroide.
Per la NASA forse non è ancora scritta la parola Fine.