Virtual reality, real money
E’ decisamente tempo di acquisti per Facebook. Dopo il recente esborso plurimiliardario di WhatsApp il poliedrico Zuckerberg ha recentemente acquistato per “appena” 2 miliardi di dollari lo stato dell’arte della realtà virtuale: Oculus Rift.
Certo, l’acquisto di WhatsApp è più che giustificato, ma perché investire una somma considerevole per una tecnologia relativamente lontana dal contesto del social network?
Secondo Mark, per assicurarsi il vantaggio sulla concorrenza. Il prossimo futuro sarà della realtà aumentata (Google Glasses) e virtuale – a dire il vero è da mo’ che ce la menano con sta realtà virtuale anche se fin’ora, una realtà, non l’è mai diventata. Nei progetti del Social Network c’è il desiderio di utilizzare la realtà virtuale per creare nuovi metodi di interazione social – e qua partono i trip da Il Tagliaerbe a Matrix.
Oculus Rift
Ma che è sto Oculus Rift?
Al momento attuale una delle più promettenti piattaforme per la realtà virtuale mai realizzate. Ovviamente visto da fuori l’Oculus sembra il tipico visore da realtà virtuale, ciò che fa la differenza è la tecnologia stipata al suo interno.
Oltre allo schermo con lenti stereoscopiche, il visore equipaggia sensori di orientamento, giroscopio, accelerometro e (addirittura) magnetometro per misurare accuratamente i movimenti della testa dell’utente. Movimenti che vengono trasmessi al computer e che permettono, ad esempio, di orientare la visione del personaggio di un videogioco rispetto a quella del giocatore. Full presence, insomma.
Purtroppo per i giocatori incalliti di tutto il mondo, il bel giochillo è attualmente ancora in fase di sviluppo e disponibile per i programmatori a “soli” 350$ l’esemplare.
Dai giochi ai social network il passo sembra tutt’altro che breve, ma Facebook sembra vedere un forte potenziale nella realtà virtuale di Oculus. Sopratutto dopo il recente annuncio di Morpheus, il visore di Sony per PlayStation 4.