Volete evitare l'influenza? Conoscete il vostro nemico!
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Volete evitare l'influenza? Conoscete il vostro nemico!

Vi siete mai chiesti perché l’influenza arrivi proprio nel periodo autunno-inverno? Per la serie “se lo conosci, lo eviti”, vediamo cosa facilita la diffusione dell’influenza e come difenderci.

A letto, con te, rovente e sudato. Con amore, l’influenza

Puntuale come una tassa, insieme alle foglie ingiallite e le giornate più corte arriva l’immancabile influenza annuale che, senza distinzione di sesso o età, alletta 5 milioni di persone ogni anno, portando 1/4 di milione a morirne per complicazioni correlate.

Per quanto paradossale, siamo riusciti a debellare — vaccinatevi! — malattie incurabili del recente passato ma l’influenza, malgrado le annuali campagne di vaccinazione, resiste imperterrita. La ragione di questa incredibile resistenza è l’altissima mutabilità del virus influenzale: anche se i nostri anticorpi hanno debellato le influenze degli anni passati non riusciranno a riconoscere la nuova generazione di virus. Gli anticorpi guardano dall’altra parte e noi ci pigliamo l’influenza. Anche la vaccinazione annuale non si è rivelata decisiva per risolvere il problema. Per essere efficace nel debellare la malattia su vasta scala sarebbe necessaria una vaccinazione di massa, mentre ad oggi i principali vaccinati sono anziani e bambini.

Se lo conosci lo eviti

L’unica soluzione attualmente applicabile per limitarne la diffusione e il conseguente contagio è capire come si diffonde il virus influenzale. Dicevamo: “se lo conosci, lo eviti.”

Il freddo si è rivelato il miglior alleato dell’influenza.

Il freddo ci costringe in luoghi chiusi e solitamente poco areati. Aggiungeteci un po’ di persone a stretto contatto e avete il perfetto incubatore per l’influenza. Stesso discorso per i trasposti pubblici, con l’aggiunta di un contatto ancora più stretto — “pigiato” è il termine giusto — tra i passeggeri. Dato che l’influenza si trasmette tramite l’aria con lo starnuto, il consiglio è di starnutire in un fazzoletto usa-e-getta (e gettarlo) o, in mancanza, mettersi la sacrosanta capannina fatta con le mani davanti alla bocca e lavarsi le mani il prima possibile.

starnuto

Inoltre il freddo porta i vasi sanguigni del naso a stringersi per evitare di disperdere calore. Vasi più stretti limitano la circolazione delle difese immunitarie (i globuli bianchi), lasciando campo libero ai virus influenzali. Tenere il naso al caldo sotto una sciarpa non sembra poi una così brutta idea, dopo tutto.

Infine, recenti studi [1, 2, 3] hanno dimostrato che gli ambienti secchi sono i migliori per la diffusione del virus, mentre ambienti umidi ne limitano la diffusione. Direte voi: “ma come, in inverno è sempre umido”. Lo credevo anch’io, e invece no, contrariamente a quanto si possa pensare, l’aria fredda tende ad essere meno umida perché basse temperature diminuiscono il punto di saturazione del vapore acqueo nell’aria — il cosiddetto punto di rugiada. Meno vapore acqueo implica un’aria più secca e, considerando gli altri fattori discussi sopra, l’ambiente migliore per la diffusione del virus influenzale.

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Usare un buon umidificatore può perciò essere una valida arma contro la diffusione dei virus influenzali, ma difficilmente vedremo questi dispositivi impiegati in treni e bus (gli aerei invece sono dotati di appositi filtri per l’aria). Umidificatori a parte, le principali armi a nostra disposizione contro l’influenza rimangono la vaccinazione, coprire naso e bocca (sia per il freddo che per gli starnuti) e una buona igiene personale, e.g., lavandosi le mani dopo essere venuti a contatto con superfici toccate da altri.