Dato che in molti hanno apprezzato la recensione de “Il Magico Potere del Riordino”, libro best-seller di Marie Kondo sul come diventare ordinati, perché non corroborare il buon proposito di un 2016 più ordinato con i consigli di Zen Habits?
Le regole del riordino perfetto
L’autore di Zen Habits, Leo Babauta, affronta il problema del diventare ordinati come un codice d’onore. Piuttosto che mettersi degli obiettivi saltuari che vengono inevitabilmente procrastinati all’infinito, tipo “nel week-end riordino la camera da letto”, Babauta suggerisce di adottare alcune delle regole, o meglio, abitudini, che vi daranno una mano nell’essere meno disordinati.
- Quando vi spostate da una stanza all’altra, mettete una cosa al suo posto: una delle principali sorgenti di disordine è il non riporre gli oggetti e lasciarli sparsi in giro. Se abituarsi a rimetterli subito a posto è per voi impossibile, aggredite il problema uno passo alla volta. Ogni volta che andate da una stanza ad un’altra guardatevi intorno e cercate un oggetto che dovrebbe stare nella vostra destinazione. Ad esempio, se ci sono dei bicchieri in salotto e andate in cucina, prendetene uno e riponetelo nel lavello.
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Dopo aver mangiato, pulite i piatti: se non avete la lavastoviglie, non dovete pulire immediatamente ogni stoviglia che finisce nel vostro lavello né accumulare cataste di piatti che non verranno mai lavati. Al contrario fate diventare il lavaggio dei piatti un gioco. Dopo ogni pasto riponete le stoviglie usate nel lavello, mettete un timer a 10 minuti e fatelo partire. Lavate le stoviglie appena usate e quelle eventualmente accumulatesi tra un pasto e l’altro fino allo scadere del timer. Quel che rimane si laverà al prossimo pasto.
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Quando vi togliete un indumento non lasciatelo in giro: quando vi spogliate, riponete gli indumenti che vi togliete. In questo caso il nemico da battere è l’abitudine di spargere per casa cappotti, maglie, pantaloni, asciugamani e accappatoi. Se non l’avete, comprate un “cesto” dei panni sporchi e riponete lì gli indumenti da lavare. Adibite uno spazio ben visibile agli indumenti che intendete rimettervi, in questo modo eviterete di spargerli per casa e di dimenticarvi di averli già usati. Per quanto riguarda accappatoi e asciugamani, appendeteli in prossimità dei termosifoni in modo da avere un punto di “raccolta” e di rapida asciugatura.
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Usate una lista di 30 giorni quando comprate beni non essenziali: se siete pieni di oggetti inutili comprati in seguito a un qualche raptus oniomane, usate una calendario per valutare i vostri acquisti non essenziali (cioè diversi da derrate alimentari e prodotti per l’igiene). Se ad esempio oggi volete comprare un nuovo mixer per la cucina, andate al 28 Febbraio, segnate sul calendario “comprare mixer” e lasciate passare un mese. Passati i 30 giorni valutate se avete effettivo bisogno di quel mixer o se l’acquisto era solo un “voglino” momentaneo.
- Uno dentro, due fuori: quando comprate un nuovo oggetto, sbarazzatevi di altre due cose simili. Ad esempio, se comprate un nuovo paio di scarpe, buttate o, ancora meglio, donate due paia scarpe che avete già. Questa regola ha un doppio effetto. Il primo è farvi pensare se il nuovo oggetto sopperisce effettivamente ad una necessità: ad esempio se le nuove scarpe servono perché quelle vecchie sono logore. Il secondo è far diminuire la quantità di oggetti — teoricamente inutili — che possedete e che contribuiscono a creare disordine.
Nell’applicazione di queste regole, non focalizzatevi sul successo di una in particolare, anzi, abbiate un approccio critico e provatela per una settimana. Non è necessario applicarle tutte insieme, anzi, per farle diventare delle buone abitudini è consigliato applicarsi su una regola alla volta e passare alla successiva solo dopo che quella precedente è stata completamente acquisita.